Ninon Ausländer
1895–1966

 

Ninon Hesse nella Casa Rossa a Montagnola, 1932 ca.
Foto: Martin Hesse · © Martin Hesse Erben


Ninon era nata nel 1895 a Cernowitz, una piccola città dell'estremo est dell'Impero Asburgico. All'età di 14 anni lesse Peter Camenzind e molto impressionata scrisse a Hermann Hesse. Da ciò nacque un carteggio mai interrotto tra il noto autore di 18 anni più anziano, e la giovane lettrice-ammiratrice, alla quale non mancava lo spirito critico.

Nel 1913 Ninon partì per Vienna dove iniziò gli studi di medicina per poi più tardi iscriversi a Storia dell'Arte, Archeologia e Filosofia. Fu qui che conobbe il suo primo marito Fred Dolbin, di professione ingegnere, che in seguito divenne un famoso caricaturista. Viaggi di studio la portarono a Parigi e a Berlino.

Il primo incontro tra Ninon e Hermann Hesse avvenne nel 1922 a Montagnola.
Nel marzo 1926 cominciò la loro relazione d'amore a Zurigo, in un momento in cui entrambi dovevano confrontarsi con la separazione dai rispettivi coniugi Fred Dolbin e Ruth Wenger. Ninon andava spesso a trovare Hesse nella Casa Camuzzi a Montagnola, per finalmente poi conviverci per sempre. Presto Hesse prese l'abitudine alla sua vicinanza, anche se spesso questa realtà era per lui una recita.

Nel 1927 Hesse le scrive la seguente poesia:

Per Ninon
Che tu voglia fermarti da me
dove è tanto oscura la mia vita
e fuori le stelle si affrettano
e tutto è uno scintillio,
che tu conosca della vita
un centro del movimento,
fa di te e del tuo amore
per me, uno spirito buono.
Nella mia oscurità percepisci
la stella tanto nascosta.
Con il tuo amore mi ricordi
il dolce cuore della vita.

Hermann e Ninon Hesse, 1952.
Foto: Isa Rabinovitch · © Hermann Hesse-Editionsarchiv, Offenbach am Main

Hesse si rassegna al matrimonio controvoglia e scrive ad Alfred Kubin:
«Il mio matrimonio non è nient'altro che un matrimonio come può essere da parte mia: un atto di capitolazione dopo una lunga resistenza, un gesto di resa […] tuttavia sono grato a questa donna di avermi indotto di nuovo in tentazione e alla caduta, quasi al limite della vecchiaia; e che lei gestisca la mia casa e mi nutra con del cibo leggero che faccia bene alla mia salute, perché sono spesso malato».

Nello stesso anno del matrimonio, 1931, si trasferiscono nella Casa Rossa, alla periferia di Montagnola, dove Ninon con determinatezza e risolutezza gestisce la casa, dà appoggio a Hesse, e respinge i visitatori indesiderati.

Ninon segue come sempre i propri interessi, che nel corso degli anni si sono concentrati nell'antica mitologia greca. I numerosi viaggi intrapresi in Grecia portano separazioni fisiche e mentali, che le danno nuove energie per fare fronte alla vita di tutti i giorni. Con le sue esperienze, arricchisce anche Hesse, che ascoltando le narrazioni dei viaggi partecipa alla vita della moglie.

Ninon riportò in una lettera del 1954 a Gisela Kleine quanto valore avesse per lei una propria vita, indipendente da Hesse:
«Non insegnare che lo spirito di sacrificio è un postulato femminile. L'essere compagno è un'esigenza sia per il marito sia per la moglie, ma deve essere uno scopo secondario e non la cosa principale.»

Dopo la morte di Hesse chiarisce:
«Per questa ragione poteva vivere solo con me […] perché io sapevo che il suo lavoro, e non solo, anche la disposizione al lavoro, era per lui la cosa più importante; amore, società, amicizia e cameraterismo, tutto veniva in second'ordine».

Dopo la morte di Hermann nel 1962 Ninon farà un accurato inventario del suo lascito e deciderà, infine, di donarlo all'Archivio Tedesco di Letteratura di Marbach. Dopo aver finito il manoscritto Kindheit und Jugend vor Neunzehnhundert, Hermann Hesse in Briefen und Lebenszeugnissen [Infanzia e giovinezza prima del 1900. Hermann Hesse nelle lettere e nelle testimonianze di vita], Ninon muore il 22 settembre 1966 a Montagnola.


Galleria fotografica