Casa Camuzzi

 

Hermann Hesse alla finestra dell’appartamento in Casa Camuzzi, 1923.
© Hermann Hesse-Editionsarchiv, Offenbach am Main


Quando nel 1919 Hermann Hesse si separò dalla famiglia e traslocò nel Ticino, dopo poche settimane trovò alloggio nella Casa Camuzzi, costruita nel 1853 dall'architetto Agostino Camuzzi. Nello stile delle case di campagna russe, con influssi barocchi, è dotata di giardino esotico a terrazzi. Hermann Hesse visse in questo luogo la sensualità del Sud con un'intensità mai provata prima.

Nel 1920, nel racconto L'ultima estate di Klingsor descrive questo sentimento della vita e l'amato giardino della Casa Camuzzi:
«Sotto di lui sprofondava a picco, vertiginoso, il vecchio giardino immerso nell'ombra, un groviglio di fitte cime d'alberi, palme, cedri, castagni, alberi di Giuda, faggi sanguigni, eucalipti, avvinghiate da piante rampicanti, liane, glicini. Al di sopra della cupa oscurità degli alberi scintillavano, rifrangendo smorti bagliori, le grandi foglie metalliche delle magnolie e tra il fogliame giganteschi fiori, bianchi come la neve, dischiusi a metà, grandi come teste umane, pallidi come luna e avorio, dai quali si effondeva penetrante ed alato un acuto profumo di limone.»

Ispirato da questo ambiente, Hermann Hesse faceva lunghe passeggiate, che gli suggerirono numerosi acquerelli. Parte del complesso della Casa Camuzzi è costituito dalla Torre Camuzzi, dove si trova oggi il Museo. La Casa Camuzzi ed il giardino sono di proprietà privata, e possono essere ammirati solo dall'esterno.

Foto: Martin Hesse · © Martin Hesse Erben


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